Dare - Calm Before the Storm

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mezza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    e9e8c20ae2969a0f74ebcad9cee

    Sette anni. Sette come i colori dell'arcobaleno, sette come i continenti del nostro pianeta, sette come le virtù e i peccati capitali, sette come le meraviglie del mondo antico. Sette anni per tornare e rivoluzionare la storia.

    Ci eravamo lasciati nel 1991, con l'album Blood from Stone, la risposta rabbiosa alle critiche sulla leggerezza del loro sound. Bene. I Dare, tronfi di ottimi giudizi e allo stesso tempo minati ancora da qualche critica (una band snaturata, piegata al volere altrui, non nel suo campo, fuori strada, ecc..) partirono per un nuovo glorioso tour su e giù per il continente. Al suo termine avvenne l'inimmaginabile. Vinnie Burns preferì lasciare il gruppo per mettersi a disposizione di Gary Hughes e del suo progetto Ten, e Darren, privo del suo chitarrista, sparì totalmente dalla circolazione. Si vociferò a lungo, e quasi fu data per certa, la dipartita del progetto. Per molti i Dare erano morti, sepolti dopo un così inarrestabile avvio, forse uccisi dal loro stesso peso.

    Invece, sorpresa! Mai diffidare di Darren Wharton. A fine 1997 giunse l'annuncio che la band aveva ingaggiato un nuovo chitarrista, Andrew Moore, e che quindi il progetto era vivo e vegeto, tanto che già l'anno seguente, nel 1998, venne fiondato nei negozi il terzo capitolo della leggenda Dare, a titolo “Calm Before The Storm”. La Calma prima la Tempesta.

    La copertina è già emblematica di per se, densa come è di significati. Una ragazza, vestita di un solo velo bianco, cammina a piedi nudi sull'acqua, mentre davanti a lei la tempesta acquista forza, le nubi si infittiscono, il tramonto si spegne e il buio colora di drammaticità l'aere. C'è del divino, del mitologico, del sovrannaturale in tutto ciò. Ci sono significati nascosti forse, celati in quel rimanere immacolata della fanciulla di fronte all'avvenire delle tetre nubi, in quel camminare sulle acque. Siamo forse di fronte a una nuova novella, al compiersi di un miracolo? Di certo siamo di fronte a un album che deve essere ascoltato, poi interpretato e infine forse capito.

    "Walk on Water" ha il pesante compito di aprire le danze attraverso un introduziuone silenziosa, ma allo stesso tempo estremamente violenta. Prima il suono di un tuono, a spezzare il cielo, e poi la chitarra irrompono nella scena, e con loro il suono di voci proveniente forse da una radio. Le note suonano leggere, pinkfloydiane quasi, creando fin da subito atmosfere uniche.
    Il brano descrive essenzialmente la copertina del disco. La chitarra scuote il cielo e la voce di Darren, che avevamo conosciuto forte ed energica nell'ultimo Blood from Stone, è ora leggera mentre sofferta porta su di se il fardello dell'umanità. Darren è ora la voce di ogni uomo. Lei cammina sulle acque, ma non ho mai visto la bellezza nei suoi occhi.. sono parole pesanti, dense di mistero. Quasi religiose, sembra una descrizione della Santa Vergine. E intanto il pezzo scivola via come era iniziato, con l'atmosfera di una chitarra a echeggiare tra un lago e le colline, mentre una misteriosa donna dalla bellezza frizzante tocca l'acqua leggiadra e se ne solleva.. Quante interpetazioni si potrebbero dare a una scena, a un pezzo come questo? E' forse un inno al coraggio? E' la donna descritta la forza che rappresenta la potenza del mondo? O quant'altro? Poesia in musica.

    Segue la più energica "Some Day". Il sole forse ora è sorto, è tempo di vedere cosa è rimasto del mondo dopo la tempesta. C'è un vento che soffia sul paesaggio e tutto fa presagire il ritorno imminente del Salvatore. Ti vedrò un giorno da qualche parte in questa landa, sto aspettandoti recita Darren, e la sua voce è ora un urlo di coraggio, un urlo alla rinascita. Nell'attesa che arrivi il messia, è lui che come un profeta annuncia e da coraggio.

    "Calm Before the Storm" è l'epicità. Puoi vedere i cieli del mattino che sorgono all'orizzonte? Parte da questo quesito un viaggio interiore nel quale Darren scava dentro i suoi ricordi giovanili e non, segue il volo degli uccelli a planare le acque e li vede vorticare nel cielo come le sue memorie dei tempi passati. E nella calma che precede la tempesta vede nel cielo degli occhi. Il paesaggio allora si trasforma, la luce ha tutto un altro significato, il suo spirito viene trasportato sulle acque, come un vento attraverso il silenzio dell'ambiente. E adesso la calma prima la tempesta ha una conclusione, il ritmo del pezzo cambia, si fa per un attimo più violento, c'è un breve assolo di chitarra che irrompe accompagnato dalla voce di Darren, ora più urlata.
    Sognerò per te i sogni. La promessa a un amico. La calma è finita. La certezza in Darren di aver avuto quella visione. Ma quale?
    L'idea che mi son fatto è che Darren, in questi oltre 8 minuti di brano, abbia dialogato, visto e toccato Phil Lynott, il suo mentore, la sua guida, il suo amico lontano.
    E il pezzo si conclude con l'atmosfera di nuovo calma e il grido dei gabbiani a riecheggiare nell'infinito.. tutto di nuovo tace.

    "Rescue Me" torna a presentare un ritmo energico e, come Some Day, da un idea di un seguito al brano precedente, di una sua continuazione. Eravamo giovani e selvaggi, la nostra vita era appena iniziata (...) Eravamo nati per correre, ma adesso quei giorni sono lontani. Sono ancora i ricordi a tormentare Darren, è ancora un testo nostalgico, come se la lontananza di Phil e la sua presenza solo come ricordo si facessero ora sentire forte come non mai. Sei troppo lontano, come una montagna da scalare, ma quando ho bisogno di te ancora ci sei, e mi salvi. La forza dell'amicizia, anche dopo la morte. Una scarica di energia che giunge ancora una volta dalla natura, da un sole che tramonta, che lascia spazio alle tenebre ma poi risorge come sempre, ridando vita e calore alla natura.

    Il quinto brano, "Silence of Your Head", apre con dei passi, seguite poi da note leggere di tastiera. La chitarra è ora malinconica. Sei solo nell'oscurità della tua stanza, hai già provato tutto ciò amico mio.. è un immagine cupa e depressa, che apre su toni di tristezza un brano che però dalla strofa prima del ritornello in poi ha dell'energia e della forza i suoi punti salienti. La batteria rintocca e arriva il verdetto. Nei silenzi della tua testa puoi trovare la forza di andare avanti. E così il tuo spirito tornerà a fare luce, a volare. Devi andare avanti, non puoi sprecare tutto ciò, hai ancora tanto da dare e da vivere. E' un testo che ancora una volta vuole incitare a non mollare mai.
    L''assolo è ora una sorta di inno alla gioia che sprigiona energia e luce nel buio delle strofe iniziali, profuma di vita, mentre i cori finali, stile quasi gospel, sono segno della redenzione avvenuta. Il lieto fine che non poteva mancare. C'è molto più che i silenzi della tua testa.. Quindi esci, e vivi.

    Un attacco di batteria e parte "Rising Sun", pezzo nuovamente vivo e fresco. Dove sei ora, ora che ho bisogno di te? Chiamo il tuo nome mentre di guardo andare via. Il soggetto è un amore che è sparito nel nulla e che ancora fa male.. Quando i pensieri dell'amore se ne sono andati sei arrivata, m'hai portata al tuo sole che sorge e m'hai dato nuovo amore. L'amore ritorna, come il sole torna sempre a sorgere. E' questo il messaggio di Rising Sun, dove il sole va a rappresentare l'avvio di un nuovo amore, il calore di due cuori che imparano a conoscersi e lentamente arriveranno al centro del cielo per sprigionare la loro forza. Ancora una volta è straordinario come Darren Wharton usi la natura a simbolo dell'uomo. Poeta.

    Settimo brano è "Ashes", dominata in avvio dalla chitarra acustica e dalla voce di Darren, ora sussurrata. Nulla è cambiato, è tutto come prima. Una fiamma brucia nel mio cuore, segno che sta per avvenire un nuovo cambiamento. E l'atmosfera infatti si irradia e con lei movimenti vorticosi. La chitarra elettrica irrompe solo sul ritornello. Verrà un tempo in cui ci solleveremo dalle ceneri.. e sarà una nuova vita, un nuovo domani.
    A due terzi del pezzo c'è uno dei momenti più magici del disco. Nuovamente una voce stile radio echeggia sotto la chitarra, poi sotto la voce, poi sola sotto l'atmosfera creata dai sintetizzatori. Tutto ciò crea strane sensazioni che entrano nell'anima. Il pezzo si chiude in crescendo, atttraverso percussioni, un irrompere di nuova energia, un salire verso qualcosa, un raggiungimento di una meta.

    "Crown of Thorns" è un pezzo energico, hard rock. Io sono un guerriero, esordisce Darren, non ho da preoccuparmi, io domino la notte. Il messaggio è fulminante nel ritornello. Proveremo e proveremo ancora, fino a che la meta non sarà raggiunta, punteremo i nostri sogni, passeremo il ponte e troveremo la nostra corona di spine. Ancora simbologia, anche e soprattutto cristiana, a mischiarsi nel testo, nell'ambiente, in tutto. La Corona di Spine come simbolo di coraggio, come forza di affrontare il domani come Gesù affrontò, da dopo che gli fu posta sul capo, insulti, sofferenze e la morte? Corona di spine perchè puntato il sogno ci sarà l'ardua via del suo raggiungimento? Corona di spine per l'attesa di qualcosa? Ancora mistero e interpretazioni aperte all'ascoltatore.

    "Deliverance", traducibile come ''liberazione'', è il singolo estratto dal disco, poi divenuto anche video musicale. E' il brano di cui più a lungo parlerei ma, essendo in internet disponibile il testo, lascio a voi la lettura e interpretazione.

    Follow the sun to the river, yeah.
    The sun that streams a light upon your face.
    Just before you turn into your sacred place,
    You showed me the sun again, oh yeah.

    Those broken dreams lie behind me, now.
    I can't forget them, and I don't know why.
    Just because we walk beneath a different sky,
    We follow the sun again, yeah...eah.

    And we walk into the sun, searching for a better world.
    (Searching for a better world my love)
    Could it be we've really found deliverance, in your eyes.
    (In your eyes, in your eyes, my love)

    And we'll stand beneath the sun,
    waiting for a better world.
    (Waiting for a better world, my friend)
    Could it be we've really found deliverance,
    in your eyes, in your eyes,
    in your eyes, in your eyes,
    i've found the light, in your eyes...

    I've found my life, I've found deliverance,
    I've found my life, I've found deliverance


    Aggiungo solo che il ritmo è come non mai incalzante ed è interessante come per lunghi tratti sia la batteria, ancor più della voce, a dirigere le sensazioni del pezzo.

    E' momento di porgere tributo al maestro. Decimo pezzo è infatti "Still in Love With You", cover dei Thin Lizzy. La versione è più soft, meno in stile hard rock di quella cantanta e suonata da Phil. E' più in stile Dare, ma non per questo di scarso valore, anzi. Sono certo che Phil sorriderebbe felice a vedere il suo allievo Darren suonare con tanto affetto e sentimento questo suo pezzo, stravolgendolo con tanto uso di atmosfera ma rendendolo per questo ancora più carico di emozioni. Qui un dovuto plauso al chitarrista Moore, che se la stra cava su un esecuzione non facile. E Darren tira fuori gli attributi e tutto il suo sentimento ancora una volta, sembra che pianga davvero mentre canta e recita parole tanto importanti, uscite dalla mente di quel genio che sulla sua pelle è una ferita non rimarginata che sanguina e sanguina ancora..

    Il realtà il disco si chiuderebbe qua se non fosse stata inserita, in quasi tutte le edizioni, la bonus track, "Run to Me". Quando spariranno i ricordi? Ecco ancora che sono i ricordi a tormentare Darren, ma questa volta la colpevole è una ragazza. Arriverai correndo da me, ovunque tu sei, qualunque cosa farai, ragazza correrai da me, non importa quando, tra quanto, ma tornerai da me. E' la speranza, ancora una volta forte, a rendere il pezzo magico. Quanti sogni infranti hai iniziato? Puoi sentirmi? Tornerai da me. Ne è sicuro, lo urla a ripetizione, deve sentirlo. Urla la chitarra, urla l'ambiente, urla il mondo. Tornerà, deve.
    Il brano si chiude con un assolo strepitoso e con la voce di Darren a salutare l'ascoltatore di nuovo colma di forza e energia, sprigionando speranza, gloria, redenzione.


    Calm Before the Storm è il disco più difficile della carriera dei Dare, vuoi perchè arriva dopo 7 anni di oblio, vuoi per il suo essere denso di allegorie, vuoi per il suo essere complicato e sempre estremamente climatico nelle melodie. Per questi motivi è, per me, il lavoro più bello della carriera della band. E' intimo, è suonato e scritto col cuore, è ben prodotto e ottimamente studiato per riuscire in ogni sua parte, in ogni sua sensazione e sentimento. E' inoltre una nuova frontiera per il rock melodico, perchè mai si era sentito l'AOR andarsi a intrecciare con atmosfere, ripeto, stile Pink Floyd. E' un album oltre il concetto di musica, oltre il concetto di poetico, è un album oltre la ragione umana. Si è toccato Dio, il divino. Prima lo dicevo ironico, qui parlo serio. Qui si entra nella carne della natura, nella pelle della vita, si diventa all'ascolto essenza, spirito. Si viaggia in terre sconosciute, incontaminate, nell'aria fresca, nelle luci dell'alba e del tramonto, nella notte e nel giorno. Si ci tuffa nelle acque, si ci crogiola al sole, si vive la tempesta e la sua tregua. Si vive ma si muore anche. Ma si risorge, alti nei cieli, giù nella terra, a mezz'aria sull'acqua come la donna in copertina.

    Ed ecco che tutto è chiaro. In copertina siamo noi, tramutati in un essere che non è donna ne uomo, è assessuato come uno spirito. Siamo noi rapiti dalla magia della vita, siamo noi stupiti da come il mondo cambi e vari in un attimo, avvertiti appena da un silenzio irreale che non è altro che quella calma che precede la violenza di una tempesta.


    Tracklist:

    1. Walk On The Water
    2. Some Day
    3. Calm Before The Storm
    4. Rescue Me
    5. Silence Of Your Head
    6. Rising Sun
    7. Ashes
    8. Crown Of Thorns
    9. Deliverence
    10. Still In Love With You
    11. Run to You (Bonus Track)

    Dare:

    Darren Wharton (Vocals & Keyboards)
    Andrew Moore (Guitars)
    Julien Gardner (Drums)
    Martin Wilding (Bass)



    VOTO: Senza Voto. Non esiste giudizio per un disco simile.

    Edited by Mezza - 12/9/2011, 18:52
     
    Top
    .
  2. Federico_95
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Complimenti Mezza, recensione bellissima, l'ho letta con gli occhi incollati al monitor, continua così :)
     
    Top
    .
  3. Mezza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Federico_95 @ 24/1/2011, 12:45) 
    Complimenti Mezza, recensione bellissima, l'ho letta con gli occhi incollati al monitor, continua così :)

    grazie mille :)
     
    Top
    .
  4. Madman!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    bellissima, ci mancherebbe, ma mi son fermato al punto: "..un attacco di batteria e parte Rising Sun.." :asd:

    come detto già altre volte, potreste farle più corte ste rece
     
    Top
    .
  5. Mezza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    è un problema tuo.. se ascolti il cd arrivi in fondo anche alla recensione. :D
     
    Top
    .
  6. Madman!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    te pareva...come parlar coi muri
     
    Top
    .
  7. Plakya
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Boh, per me non fa differenza la lunghezza della recensione. Diciamo che mi piacciono sia quelle "track by track" sia quelle che analizzano l'album in generale.
     
    Top
    .
  8. Madman!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    a me piacciono quelle sintetiche :asd:
     
    Top
    .
  9. Mezza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    con me ne avrai ben poche :asd: i faccio saggi :D
     
    Top
    .
  10. Madman!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    manco lì annamo d'accordo...

    sia due poli opposti
    SPOILER (click to view)
    io sono il + e tu sei il - , ovviamente :asd:



    mmm...però forse i poli opposti si attraggono....

    insomma, siamo cane e gatto (tu sei il gatto)
     
    Top
    .
  11. Soyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Madman! @ 24/1/2011, 20:37) 
    mmm...però forse i poli opposti si attraggono....

    Occhio a non attraversa il fiume fino ad arrivare all'altra sponda Mad :asd:
     
    Top
    .
  12. Mezza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    io il culo non te lo do, sappilo.
     
    Top
    .
  13. The Dark Metaller 93
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    te lo da lui! :nono: :nono:
     
    Top
    .
  14. Mezza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    no grazie.
     
    Top
    .
  15. Soyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (The Dark Metaller 93 @ 24/1/2011, 21:40) 
    te lo da lui! :nono: :nono:

    Sei quello che provoca meglio... Lo devo ammettere... :king:
     
    Top
    .
23 replies since 19/1/2011, 22:47   349 views
  Share  
.